Elisabetta Castello Art

Informazioni personali

Elisabetta Castello Art

Visualizza il mio profilo completo

martedì 28 luglio 2020

Il vestito rosso

Il vestito rosso- pastello su cartone vegetale 30x50-2020

Pubblicato da Elisabetta Castello Art

Invia tramite email Postalo sul blog Condividi su Twitter Condividi su Facebook Condividi su Pinterest

Etichette: I miei pastelli

Post più recente Post più vecchio Home page

Post in evidenza

Maestra d’arte accademica

Maestra d’arte Accademica

Pagine

Home page
Biografia
Ultime esposizioni

Link

eli._art
Elisabetta Castello Art Studio
Accademia Tiberina

Dipinti

I miei acquerelli
I miei acrilici
I miei oli
I miei pastelli
Le mie matite

Archivio blog

► 2024 (10)
- ► aprile (5)
- ► gennaio (5)

► 2023 (16)
- ► dicembre (2)
- ► novembre (2)
- ► luglio (2)
- ► aprile (1)
- ► marzo (4)
- ► febbraio (1)
- ► gennaio (4)

► 2022 (24)
- ► ottobre (2)
- ► agosto (1)
- ► luglio (3)
- ► giugno (4)
- ► maggio (5)
- ► febbraio (4)
- ► gennaio (5)

► 2021 (30)
- ► dicembre (2)
- ► novembre (1)
- ► ottobre (6)
- ► settembre (2)
- ► agosto (3)
- ► giugno (3)
- ► maggio (2)
- ► aprile (4)
- ► marzo (4)
- ► febbraio (2)
- ► gennaio (1)

▼ 2020 (90)
- ► dicembre (4)
- ► novembre (1)
- ► ottobre (7)
- ► settembre (4)
- ► agosto (1)
- ▼ luglio (3)
- ► giugno (6)
- ► maggio (64)

Cerca nel blog

Modulo di contatto

Nome

Email *

Messaggio *

Visualizzazioni totali

Translate

Sono una pittrice di stati d’animo e di memorie.

Aprile 2019- Aldilà della biografia ufficiale io sono una pittrice che preferibilmente dipinge volti a pastello. Chi sono queste persone? Se non sono ritratti commissionati non sono nessuno, sono stati d’animo. Si, il mio scopo è che il fruitore dell’ opera trovi parti di se nei miei dipinti, parti universali, una sorta di specchio. Ritrovarsi attraverso uno stato d’animo...proprio per questo ho abbandonato l’ iperrealismo, perché nel dipinto non fotografico si crea uno spazio mentale dove possono svilupparsi delle fantasie. Mi focalizzo sopratutto sugli sguardi, gli occhi sono davvero lo specchio dell’ anima e talvolta sulle mani perché la gestualità sottolinea le emozioni.

I miei paesaggi invece sono marini o portuali, io ho il mare dentro, sono nata in riva al mare, lo amo e ne ho bisogno, mi accompagna da tutta la vita. Ottobre 2021- Che cosa lega i miei volti a pastello ai paesaggi marino-portuali che faccio? Alcuni mi chiedono se ho cambiato stile. No, non ho cambiato stile e neppure il messaggio che ho sempre voluto comunicare, semplicemente per me i volti rendono di più a grandezza naturale e a pastello, mentre i paesaggi respirano meglio in grandi spazi. Lo stile inteso tanto quale e’ lo stesso, io il pastello lo uso come una spatola, l’effetto cambia solo per le dimensioni e per lo spessore dell’ acrilico rispetto ai pastelli, resta un po’ più materico. E veniamo alla cosa principale, le emozioni, cosa un pittore vuole dire. Tante volte nei miei volti ho descritto che nascono da me, non vengono copiati, vengono alla luce dai miei ricordi e dalle mie sensazioni che messe sulla carta prendono le sembianze di un volto dove ognuno si può specchiare, visto che il volto e’ anonimo e possiamo essere tutti noi . Nel paesaggio e’ la stessa cosa, non li copio, li invento, escono anche quelli dai miei ricordi, dalla mia infanzia e portandoli su tela diventano anche i vostri ricordi, i vostri paesaggi. La modalità dei miei dipinti e’ la stessa, creo partendo da cose mie interne e porto su tela o carta , sensazioni comuni dove ognuno si può ritrovare proprio perché quel volto o quel paesaggio nella realtà non esistono, perciò lascio la libertà di immedesimarsi senza i limiti dati dalla realtà. Si forma uno spazio mentale aperto alle fantasie, ai ricordi e al nostro mondo interno, ognuno avrà reazioni diverse e riceverà in ogni caso il mio messaggio. L’emozione e’ sempre doppia. Ecco io sono con entrambe le tecniche sempre alla ricerca della stessa cosa, offrire al fruitore dell’opera uno spazio per pensare ed emozionarsi . Questo può succedere ripeto perché sono dipinti ideati da me, dai miei sentimenti, dai miei ricordi e lasciano questo spazio proprio perché non sono reali. Grazie per l’attenzione, Elisabetta.